Lettera del Parroco

Domenica, 2 Luglio, 2023

Salboro 21 giugno 2023

Carissimi parrocchiani,

dopo l’incontro di venerdì 09 giugno con il vicario episcopale per i beni temporali e il direttore dell’Ufficio per i beni artistici della Diocesi, mi sembra doveroso comunicarvi le tappe che ci hanno condotto verso il recupero della vecchia chiesa di Salboro in vista di celebrare nuovamente in essa. 

Innanzitutto, voglio chiedervi scusa per aver mancato di rispetto nei vostri confronti, lasciandomi intervistare da un giornalista de Il Mattino comunicando notizie in merito alla vecchia chiesa che, prima, avrei dovuto comunicare a voi! Ho sbagliato, spero che possiate perdonarmi e che questo mio “peccato” non abbia ad inficiare il percorso compiuto fino ad ora dal Consiglio Pastorale Parrocchiale e dal Consiglio Parrocchiale Gestione Economica.

TAPPE VERSO IL RECUPERO 

DELLA VECCHIA CHIESA DI SALBORO

Giovedì 20 giugno 2019

Il vicario episcopale per i beni temporali della diocesi, don Gabriele Pipinato, e l’architetto di Curia, Claudio Seno, intervengono presso il Consiglio Pastorale e il Consiglio Gestione Economica per aiutarli a leggere e comprendere la realtà ecclesiale che stiamo vivendo in Italia e qui a Salboro, a partire dalla domanda che non può più rimanere a lungo inevasa: “Circa le strutture presenti in parrocchia, considerando il fine di annuncio evangelico e vita sacramentale di ogni comunità cristiana, cosa possiamo mantenere, cosa dobbiamo mantenere? E dove ci sono due chiese, quale è necessario consolidare?”.

Per noi di Salboro, la vecchia chiesa appartiene al patrimonio storico-artistico italiano, vincolato per legge. A tal proposito, viene nuovamente interpellata la Sovrintendenza la quale conferma tale vincolo: il buono stato, la sicurezza e la manutenzione, nonché responsabilità civile e penale spettano alla parrocchia per la quale risponde il legale rappresentante che è il parroco. Qualora dovessero insorgere fratture o decadimenti, la Sovrintendenza potrebbe intervenire con la messa in sicurezza addebitandone i costi alla Parrocchia. La chiesa nuova del 1974 non ha ancora compiuto 70 anni e pertanto si potrebbe pensare di adibirla ad altro magari interessando qualche istituzione pubblica.

Venerdì 18 ottobre 2019

I membri del Consiglio Pastorale si confrontano circa le domande poste dal delegato episcopale e dall’architetto di Curia e, per quanto riguarda la chiesa vecchia, tutti i membri, anche quelli inizialmente contrari, comprendono come sia da sfruttare ogni possibile occasione di finanziamento pubblico per il suo recupero. In fretta e furia, la parrocchia aderisce al bando della Fondazione Cariparo per i beni storico-artistici affidandosi allo Studio 3Esse s.r.l. di Vigonovo dopo aver chiesto consiglio alla Curia diocesana.

Giovedì 14 novembre 2019

I membri del Consiglio Pastorale, dopo ulteriore confronto, visto gli obblighi che vincolano periodicamente la parrocchia alla messa in sicurezza della chiesa vecchia e visto che la generazione futura di cristiani a Salboro sarà molto contenuta numericamente, giungono alla conclusione che conviene pensare ad un recupero completo della vecchia chiesa piuttosto che spendere qualche decina di migliaia di euro ogni 5 o 10 anni senza poterne usufruire. Di tutto ciò ritiene sia necessario interessare la comunità. 

Giovedì 19 dicembre 2019

I membri del Consiglio Pastorale ritornano sul tema della chiesa vecchia chiedendo che lo studio incaricato presenti l’entità del recupero, la spesa per stralci evitando indebitamenti, la possibile richiesta di sostegno economico alla CEI 8xmille, come suggerito dalla Curia diocesana, l’indizione di un incontro pubblico nel quale presentare situazione attuale, obblighi di legge, necessità di operare scelte lungimiranti.

Mercoledì 10 giugno 2020

I membri del Consiglio Pastorale e del Consiglio Gestione Economica, riuniti insieme, si pongono in ascolto dell’ingegnere Alessandro Turatto e del geometra Simone Zuppa, i quali presentano il progetto di recupero della chiesa vecchia per stralci: primo stralcio, recupero del tetto, del sottotetto, del soffitto e copertura degli scavi archeologici (previsti euro 318.000,00); secondo stralcio, ripristino dei paramenti murari esterni; terzo stralcio, opere interne ed arredo. I consiglieri, con il parroco, decidono che si possa iniziare i lavori solo quando si avrà la certezza dei fondi della Fondazione Cariparo come anche della CEI 8xmille che verranno chiesti mediante la Curia diocesana. Nel frattempo, la Parrocchia compila la richiesta di aiuto economico indirizzata al Comune di Padova, il quale ogni anno è chiamato a destinare l’8xmille degli oneri di urbanizzazione alle chiese e parrocchie per la manutenzione degli stabili religiosi.

Giovedì 28 ottobre 2021

I membri del Consiglio Pastorale prendono atto che la Fondazione Cariparo ha assegnato, per decreto, euro 150.000,00 alla parrocchia di Salboro al fine del recupero della chiesa vecchia e ora è stata inoltrata domanda al fondo della CEI 8xmille, destinato agli edifici di culto. Gli stessi membri decidono di partecipare alla comunità quanto sin qui maturato, in un incontro pubblico, aperto a tutti, pubblicizzato in chiesa e sul bollettino parrocchiale: tale incontro si terrà domenica 21 novembre e, in occasione della presentazione del bilancio parrocchiale 2020, verrà chiesto ad Andrea Franco, oriundo di Salboro, di illustrare gli obblighi della parrocchia in riferimento alla chiesa vecchia, la necessità del suo recupero, la possibilità di ritornare a celebrare in essa, il percorso di ricerca di fondi pubblici e di fondi della CEI.

Domenica 21 novembre 2021

Incontro-assemblea parrocchiale secondo quanto previsto dal Consiglio Pastorale. Almeno una voce tra i partecipanti si dichiara contraria al recupero della vecchia chiesa o, tutt’al più, che venga recuperata ma per farne un teatro-auditorium. Viene chiarito che, se perseguita questa seconda strada, decadrebbe l’accesso ai fondi dell’8xmille della CEI.

(Segue un lungo periodo in attesa di risposta affermativa da parte della CEI 8xmille che arriva per decreto l’1 febbraio 2023: alla parrocchia sono destinati euro 350.000,00; il 4 aprile 2023 il Comune di Padova avvisa che la giunta ha assegnato euro 102.999,95)

Lunedì 3 aprile 2023

Un giornalista de Il Mattino di Padova mi intervista telefonicamente dopo una serata dell’Associazione SalboroIncontra durante la quale l’autore del testo presentato offre il ricavato della vendita del suo libro per i lavori di ristrutturazione della chiesa vecchia.

Qualche giorno dopo la pubblicazione dell’articolo, escono su Facebook commenti di alcuni parrocchiani e poi alcuni messaggi vengono inviati a me. Comprendo di aver commesso un errore; chiedo scusa e prometto che ci sarà un incontro pubblico. 

Giovedì 4 maggio 2023

I membri del Consiglio Pastorale leggono la lettera inviata da una parrocchiana ed esprimono un loro parere: bene l’incontro pubblico; la decisione di recuperare la chiesa vecchia al culto e di interessare altri soggetti pubblici per una possibile differente destinazione d’uso della chiesa nuova è già stata fatta anche se ci vorrà tempo; secondo i membri del Consiglio, don Lorenzo Celi, nuovo vicario episcopale per i beni temporali della Diocesi e Claudio Seno, nel frattempo nominato direttore dell’ufficio per i beni artistici della Diocesi, dovrebbero spiegare la necessità dell’intervento di restauro e della finalizzazione al culto. Sul foglietto parrocchiale, sul portale telematico della parrocchia, al termine delle Sante Messe della domenica e in pullman di ritorno dalla gita-pellegrinaggio presso le isole di Venezia, viene pubblicizzato l’incontro che si svolgerà il giorno 9 giugno. 

Venerdì 9 giugno 2023

Il vicario episcopale e il direttore dell’Ufficio per i beni artistici offrono una breve lettura della realtà civile ed ecclesiale contemporanee sottolineando come la comunità cristiana sia costituita anzitutto da membra vive, i parrocchiani, che si trovano insieme, pregano e celebrano insieme ed insieme cercano di vivere il Vangelo di Gesù in famiglia, in chiesa e nei loro ambienti di lavoro e di vita ma poi come essa abbia in carico strutture nate con la buona volontà e i sacrifici dei credenti che l’hanno preceduta. Oggi stiamo vivendo una stagione in cui non è più possibile mantenere tutto. Ecco allora la necessità di fare i conti con le risorse che ci sono e gli obblighi di legge ai quali obbedire. Il Vescovo ha chiesto alle parrocchie della diocesi di Padova che, nel valutare la sostenibilità delle strutture, si operi secondo tre principi: prudenza (non fare il passo più avanti della gamba), sobrietà (mantenere ciò che serve necessariamente alla missione della Chiesa); speranza (il Signore ci accompagnerà nel futuro come ha fatto con i nostri antenati). Ecco allora l’orientamento verso il recupero e ripristino della vecchia chiesa: la CEI offre euro 350,000,00 a fondo perduto perché ritorni chiesa adibita al culto; la Cariparo conferma il contributo di euro 150.000,00; il comune di Padova stanzia euro 102.999,95 a fronte di un spesa di euro 570.000,00 che riguarda i primi 2 stralci (tetto, sottotetto, sistema antisismico, riempimento buca interna con presenza dell’archeologo, mura esterne). Per il recupero dell’interno, come parrocchiani siamo chiamati ad attivarci alla ricerca di ulteriori fondi ma senza indebitarci, cosa che parroco, Consiglio Pastorale e Consiglio Gestione Economica guarderanno bene di non fare! Ai primi di luglio, si aprirà il cantiere mentre ci si attiverà per interessare qualche istituzione pubblica che possa prendere in carico la nuova chiesa per scopi culturali, curandone, a proprie spese, la manutenzione. Ci vorranno naturalmente alcuni anni per percorrere fino in fondo il percorso appena iniziato!

Rispettosi e grati per i sacrifici dei sacerdoti e delle famiglie del passato, guardiamo al presente e al futuro della nostra parrocchia con prudenza, sobrietà e speranza!don Cristiano